martedì 16 dicembre 2008

Noblesse oblige

Da poche ore ho accettato da un cliente tedesco un incarico per la traduzione di un voluminoso brevetto. La banalità della transazione è sparita quando ho ricordato con chi avevo a che fare, cioè con un vero
gentiluomo! (Da quando gli aristocratici fanno i PM?) Alcuni stralci dal dialogo: ‘A. Avrebbe disponibilità per esaminare un testo ed eventualmente accettare di tradurlo, a sua discrezione s’intende? B. Per lei sempre. A. Molto bene, le mando il documento in visione’ etc. Nessun accenno sull’onorario, è chiaro che io dispongo ed egli accetta. Nessun tira e molla, accettazione e conferma nel fair play più ovvio ed elevato al tempo stesso. Una trattativa principesca ed esemplare! Con un cliente del genere non avrò
mai un contenzioso. Se mai uno ci sarà, basterà risolverlo discretamente in un duello al primo sangue alle 6 di mattino nel parco del suo castello.

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